
R. Buckminster Fuller alla Southern Illinois University di Carbondale
Carbondale IL, USA
1955 > 1970
"Dal 1955 al 1970, il neonato Dipartimento di Design della Southern Illinois University di Carbondale ha lanciato una serie di modalità sperimentali di insegnamento e comunicazione. Il designer industriale Harold Cohen era stato reclutato dal New Bauhaus di Chicago (dove era appena diventato capo del design del prodotto) per essere il primo direttore della scuola. Ha immediatamente approfittato del fatto di essere fuori dal solito percorso di insegnamento per sfidare le modalità normative dell'educazione. Gli studenti sono stati costantemente spinti in direzioni diverse. Il primo esercizio, chiamato "Who Are You and What Are You Thinking?" (Chi sei e cosa pensi?), li ha lasciati per tre giorni nella natura selvaggia e isolata con soli 10 dollari e un fischietto d'emergenza. L'idea era di capire attraverso la loro assenza le estensioni umane che avrebbero progettato per il resto della loro vita. Tornati a scuola, i progetti di design hanno assunto rapidamente la forma di attività di ricerca applicata, come l'edilizia abitativa di emergenza in cartone, e ben presto gli studenti hanno iniziato a lavorare su questioni globali. […]
Un anno dopo gli fu costruita una casa a cupola per simulare la sua residenza, ma la presenza di Fuller rimase quella di un nomade permanente, che si ritirava per otto settimane tra laboratori simili che teneva in altre scuole del continente.
A partire dal 1948, aveva effettivamente inventato un nuovo tipo di scuola costituita dai suoi laboratori all'interno di altre istituzioni, una sorta di macchina per la lavorazione parallela. Nel 1961 cercò di ampliare e formalizzare questa rete, trattando Carbondale come il fulcro centrale di una rete di ricerca globale. Al congresso dell'UIA a Londra, chiede a tutte le scuole di design del mondo di interrompere bruscamente l'insegnamento in studio per un decennio e di lavorare insieme a un'immagine definitiva delle risorse globali, sulla base delle ricerche in corso a Carbondale. […]
Un mese prima dell'annuncio a Londra, Fuller aveva tenuto una importante conferenza pubblica suggerendo che l'università stessa dovesse trasferirsi in una cupola senza divisioni interne. Iniziò con il suo calcolo che aveva insegnato a 50.000 studenti in 106 diverse università e finì con la sua argomentazione - in termini molto vicini a quelli usati oggi sull'educazione online - che l'aula del futuro sarebbe stata esponenzialmente più grande ed elettronica, usando computer e televisione a due vie".
/Escritti da un testo di Mark Wigley per Radical Pedagogies/
/Fotografia di Larence N. Shustak/