I messaggeri - di Emma Dante, con i Fratelli Mancuso
Scheda progetto
Cava del Sole, Matera
I messaggeri, Regia di Emma Dante, Canti e musica dei Fratelli Mancuso
sabato 12 Settembre 2020
Sinossi
Uno spettacolo-concerto evocativo per sublimare il dolore che la pandemia ha portato con sé costellando la nostra epoca di domande nuove, ma anche evocando crepe ataviche. “I messaggeri della tragedia greca ci riguardano da vicino, assomigliano ai nostri messaggeri contemporanei, portatori di dolore e lutto” – scrive Emma Dante, regista e drammaturga siciliana capace di innestare la parola in una corporeità irruenta, poetica e a tratti sottilmente grottesca. “Se accostiamo il racconto della Protezione Civile – che per circa settanta giorni alle 18.00 in punto ha scandito con notizie tremende le nostre giornate in quarantena – a quelli dei testi di Euripide e Sofocle, troveremo molte analogie. Il messaggero arriva più o meno verso la fine della giornata in cui si svolge la storia e, rivolgendosi direttamente al pubblico, come in un telegiornale, descrive per filo e per segno il racconto dell’orrendo evento senza risparmiarci i particolari che sono punte di coltelli affilati. Porta nel suo messaggio la parte più cruenta, quella che rende la storia insopportabile al cuore e alla mente. Attraverso il processo doloroso della catarsi, cerca di impietosire la comunità per mondare il corpo e l’anima da ogni contaminazione”.
Intervento
La location è una ex cava di tufo dismessa, un luogo particolarmente suggestivo e ricco di storia, situato alle porte di Matera lungo la SS7 via Appia. Grazie allo straordinario fermento creato da Matera 2019, Cava del Sole è stata oggetto di un importante intervento di riqualificazione avviato nel 2018, che ha consentito di trasformarla in un luogo per le arti performative, con una grande arena all’aperto con 3000 posti a sedere e uno spazio polifunzionale al coperto, inaugurato in occasione della Cerimonia di apertura di Matera 2019, il 19 gennaio 2019.
Questo intervento rappresenta la prima applicazione dei nuovi standard dimensionali dettati dalla normativa anti-Covid 19, con una diminuzione dei posti a sedere fino ad un massimo di 1000, a fronte dei 3000 precedenti.
La progettazione dell’evento in Cava del Sole richiede, date le caratteristiche morfologiche e spaziali del luogo e l’elevato numero di spettatori previsti, un intervento incentrato sulla gestione dei flussi, dal transito alla sosta degli spettatori durante tutte le fasi di controllo e di verifica, dalle operazioni preliminari all’accesso all’area della performance, fino al deflusso dal luogo dell’evento.
Le operazioni di verifica della prenotazione e di igienizzazione possono, infatti, generare rallentamenti con la conseguente creazione di calche mettendo a rischio il mantenimento delle norme sul distanziamento.
Per limitare questa evenienza, si prevede in primo luogo l’arrivo in Cava solo tramite un servizio straordinario di navette in partenza dall'autostazione di Piazza Matteotti. La capienza limitata degli autobus e la frequenza elevata delle corse, ogni 15 minuti, consentono di controllare meglio i flussi e ridurre al minimo il rischio di contagio. La stazione degli autobus è situata in posizione centrale e facilmente raggiungibile dagli utenti: qui è allestito anche il desk per le informazioni e per l'iscrizione alla lista d’attesa per l’accesso last minute all’evento. In Piazza Matteotti i prenotati giungono da varie direzioni e senza alcun ordine; pertanto nel posizionare gli elementi informativi e di servizio (pannelli e dispenser di igienizzante) si vuole favorire l’avvicinamento al punto di controllo prenotazioni da un solo lato, avendo di fronte il desk informativo, deputato anche alla gestione della lista di attesa.
A seguito delle operazioni di controllo temperatura, igienizzazione, e verifica delle prenotazioni ogni persona avanza attraverso un percorso non lineare per salire a bordo delle navette: con l’utilizzo delle classiche transenne, si delinea un serpentone che frammenta la fila evitando di fare entrare in contatto tra loro gli spettatori. Segue ▶
Assonometria dell'area di accesso a Cava del Sole
Pianta della Cava con allestimenti.
All’arrivo in Cava viene delineata una “zona filtro” nell'intervallo compreso tra l’ingresso del cancello carrabile e il corrispondente varco di accesso all’area del Village, su una superficie di circa 300 mq, consentendo un’entrata diretta all’Arena dalla rampa carrabile esclusivamente a persone con disabilità ed eventuali accompagnatori.
All’interno della zona filtro, si prova a dividere il flusso degli utenti in due parti realizzando una sorta di spartitraffico con elementi bassi consecutivi, provvisti di dispenser igienizzanti e creando lateralmente una schermatura di pannelli contenenti estratti e citazioni degli artisti oltre che il programma e l’identità visiva del festival.
I posti a sedere, 1000 utilizzabili a fronte di 2500 sedie impiegate, concatenate tra loro e inamovibili, come previsto dalla normativa per i grandi eventi, sono divisi in settori. Le sedie utilizzabili sono individuate da bandiere in modo da ottenere gruppi da uno, due, tre, quattro posti a sedere, separati dai gruppi successivi da due sedie libere (1 metro di distanza): tale configurazione è pensata per consentire a gruppi di conviventi, individuati attraverso il sistema di prenotazione, di occupare posti a sedere adiacenti.
Pianta dell'allestimento di Piazza Matteotti
Categoria: Danza - Musica Tipo di performance: Statica Target: Di Settore, Adulti Spettatori: 1000
Lezioni apprese
1. Serpentone di attesa alle navette: ottimo per la gestione del pubblico, il continuo cambio di visuale offre spunti interessanti per comunicare messaggi durante l’attesa come, per esempio, le frasi alle quali si è prestata poca attenzione nella zona filtro.
2. Per le navette, sarebbe consigliabile ridurre la capienza ai soli posti a sedere limitando fortemente il numero dei posti in piedi. In questo modo, al di là delle norme, gli utenti si sentirebbero maggiormente tutelati. Questo passa anche attraverso una progettazione attenta e calibrata del numero di mezzi e della frequenza del servizio.
3. L’organizzazione degli arrivi scaglionati delle navette in Cava ha permesso di gestire gli ingressi di 50 persone per volta evitando gli assembramenti.
4. La zona filtro lunga circa 30 m per un’area complessiva di circa 300 m2 permette di dilatare i flussi in arrivo evitando assembramenti e crea, di fatto, uno spazio progettuale aggiuntivo.
5. La disposizione di varie postazioni di sanificazione mani in quest’area ha funzionato bene. Tale sistema è stato poi aggiornato negli eventi successivi mediante l’aggiunta di dispenser automatici con sensori ad infrarossi.
6. Le frasi tratte da citazioni di artisti e curatori all’interno della zona filtro non hanno avuto molta attenzione. Quest’area è un luogo di passaggio veloce per arrivare rapidamente a scegliere il posto a sedere. Meglio disporle prima o dopo la zona filtro (prima del controllo temperatura o dopo il controllo prenotazioni) o anche lungo la fascia di percorrenza verso le navette.
7. La presenza degli steward, preposti alla gestione degli ingressi e al controllo temperatura, può risultare a volte invadente e minacciosa. Occorre riflettere su come fare in modo che i necessari rituali di controllo possano essere reinterpretati essi stessi in chiave artistica.
8. Pubblico soddisfatto per la presenza di volontari numerosi ed accoglienti che hanno facilitato le operazioni con cordialità sia alla partenza delle navette (Piazza Matteotti) che in Cava del Sole.
9. Disposizione dei posti per gruppi in base alle tipologie di prenotazioni ricevute: 1, 2, 3 o 4 per permettere ai conviventi di fruire dello spettacolo stando seduti vicini. Contro: difficoltà di controllare il rispetto dei settori da parte del pubblico, difficoltà di rimodulare i gruppi per le persone in lista d’attesa che occupano i posti degli show-off. É preferibile assegnare i posti a sedere già in fase di prenotazione.
10. Il distanziamento tra i posti a sedere, obbligatorio per legge, in realtà consente una migliore visibilità a più spettatori, creando ampi coni visivi liberi da intralci.
11. L’uscita scaglionata del pubblico per settori è stata progettata ma non ha funzionato bene. Il sistema è efficace ma va migliorata la comunicazione con il personale preposto allo svolgimento di questo servizio e, soprattutto, va progettato il tempo di attesa prima del deflusso per scaglioni.
12. Progettare anche la fine dello spettacolo con grande cura: creare una transizione tra l’ambientazione dell’opera scenica e l’accensione delle luci bianche segnaletiche come accade nei cinema quando scorrono i titoli di coda. Questo anche come stratagemma per intrattenere maggiormente il pubblico ed evitare che tutti tendano a defluire nello stesso momento, creando assembramenti poco controllabili.
13. Prenotazioni: il fatto che l’evento fosse gratuito ha causato molti “show-off”. Insistere sulla richiesta di disdire la prenotazione qualora impossibilitati a partecipare all’evento per permettere ad altri di prenotarsi. La gratuità degli eventi può causare mancanza di responsabilità causando molti show-off. In questo momento storico, occorre un segnale forte di riconoscimento anche economico, seppur simbolico, delle attività culturali che richiedono ancora di più cura, attenzione e una partecipazione consapevole.
La scheda progetto de I messaggeri di Emma Dante è un estratto del manuale ''So far, so close. Pratiche di vicinanza infra-pandemiche'', redatto in occasione del Festival So far, so close dal team di Open Design School.