
Open Design School vincitore del Premio BigSEE Wood Design Awards
Il progetto Piazza dell'Architettura, realizzato in occasione del Festival Universo Assisi, nel Luglio 2019, è uno dei vincitori del BigSEE Wood Design Award 2020, nominato anche per il miglior progetto (Grand Prix) nella categoria Città e comunità.
BIG SEE è la più nuova, ultima e stimolante piattaforma che esplora, valuta, espone e promuove sistematicamente l'eccellenza imprenditoriale e creativa del Sud-Est Europa. Riunisce 19 Paesi e 350 milioni di persone. Rappresenta un forum e una comunità unica per la discussione e lo sviluppo del ruolo culturale, economico e politico della regione e della sua importanza e del suo impatto sul mondo globalizzato. La piattaforma BIG SEE è gestita da Zavod Big, organizzatore dei festival Big Architecture, Wood Icon, Creative Tourism e Month of Design.
Universo Assisi, con la direzione artistica di Joseph Grima, è un festival di cultura, musica, arte, danza, architettura, teatro, che per la sua terza edizione, è stato incentrato sul tema della sostenibilità ambientale, declinata in tutte le sue forme: da quella tecnica scelte organizzative all'impiego di materiali non inquinanti, all'individuazione di luoghi che permettano di esaltare le bellezze paesaggistiche di Assisi. Con queste premesse e con l'idea di riattivare spazi insoliti o non convenzionali, Universo Assisi ha coinvolto Open Design School nella realizzazione di una “Piazza dell'Architettura”, sotto le arcate della Basilica di Santa Chiara, che diventa di fatto il “foyer” del Festival. Open Design School ha progettato una struttura modulare, aperta e dinamica, che si è prestata fluidamente ad essere uno spazio educativo per bambini, una location mattutina per talk ed eventi collaterali, una scenografia per installazioni sonore di notte. Lo spazio ha cambiato pelle a seconda della sua destinazione d'uso, trasformandosi in un vero e proprio centro di aggregazione multigenerazionale, un luogo iconico dove stare insieme e partecipare. La struttura modulare in continua evoluzione si adatta al tema del festival che affronta il tema dell'eccesso di turismo e la creazione di format adatti ad accogliere tutte le tipologie di pubblico, a partire dai bambini, cercando di disegnare nuove strategie per una diversa narrazione della città con l'uso virtuoso e alternativo degli spazi urbani, riattivati per i cittadini. L'installazione è stata autocostruita dal nostro team in collaborazione con cittadini spontanei che hanno voluto partecipare alla rigenerazione di uno spazio della loro città. Lo spazio ha cambiato pelle a seconda della sua destinazione d'uso, trasformandosi in un vero e proprio centro di aggregazione multigenerazionale, un luogo iconico dove stare insieme e partecipare. La struttura modulare in continua evoluzione si adatta al tema del festival che affronta il tema dell'eccesso di turismo e la creazione di format adatti ad accogliere tutte le tipologie di pubblico, a partire dai bambini, cercando di disegnare nuove strategie per una diversa narrazione della città con l'uso virtuoso e alternativo degli spazi urbani, riattivati per i cittadini. L'installazione è stata autocostruita dal nostro team in collaborazione con cittadini spontanei che hanno voluto partecipare alla rigenerazione di uno spazio della loro città. una cornice per installazioni sonore di notte. Lo spazio ha cambiato pelle a seconda della sua destinazione d'uso, trasformandosi in un vero e proprio centro di aggregazione multigenerazionale, un luogo iconico dove stare insieme e partecipare. La struttura modulare in continua evoluzione si adatta al tema del festival che affronta il tema dell'eccesso di turismo e la creazione di format adatti ad accogliere tutte le tipologie di pubblico, a partire dai bambini, cercando di disegnare nuove strategie per una diversa narrazione della città con l'uso virtuoso e alternativo degli spazi urbani, riattivati per i cittadini. L'installazione è stata autocostruita dal nostro team in collaborazione con cittadini spontanei che hanno voluto partecipare alla rigenerazione di uno spazio della loro città. trasformandosi in un vero e proprio centro di aggregazione multigenerazionale, un luogo iconico dove stare insieme e partecipare. La struttura modulare in continua evoluzione si adatta al tema del festival che affronta il tema dell'eccesso di turismo e la creazione di format adatti ad accogliere tutte le tipologie di pubblico, a partire dai bambini, cercando di disegnare nuove strategie per una diversa narrazione della città con l'uso virtuoso e alternativo degli spazi urbani, riattivati per i cittadini. L'installazione è stata autocostruita dal nostro team in collaborazione con cittadini spontanei che hanno voluto partecipare alla rigenerazione di uno spazio della loro città. trasformandosi in un vero e proprio centro di aggregazione multigenerazionale, un luogo iconico dove stare insieme e partecipare. La struttura modulare in continua evoluzione si adatta al tema del festival che affronta il tema dell'eccesso di turismo e la creazione di format adatti ad accogliere tutte le tipologie di pubblico, a partire dai bambini, cercando di disegnare nuove strategie per una diversa narrazione della città con l'uso virtuoso e alternativo degli spazi urbani, riattivati per i cittadini. L'installazione è stata autocostruita dal nostro team in collaborazione con cittadini spontanei che hanno voluto partecipare alla rigenerazione di uno spazio della loro città. La struttura modulare in continua evoluzione si adatta al tema del festival che affronta il tema dell'eccesso di turismo e la creazione di format adatti ad accogliere tutte le tipologie di pubblico, a partire dai bambini, cercando di disegnare nuove strategie per una diversa narrazione della città con l'uso virtuoso e alternativo degli spazi urbani, riattivati per i cittadini. L'installazione è stata autocostruita dal nostro team in collaborazione con cittadini spontanei che hanno voluto partecipare alla rigenerazione di uno spazio della loro città. La struttura modulare in continua evoluzione si adatta al tema del festival che affronta il tema dell'eccesso di turismo e la creazione di format adatti ad accogliere tutte le tipologie di pubblico, a partire dai bambini, cercando di disegnare nuove strategie per una diversa narrazione della città con l'uso virtuoso e alternativo degli spazi urbani, riattivati per i cittadini. L'installazione è stata autocostruita dal nostro team in collaborazione con cittadini spontanei che hanno voluto partecipare alla rigenerazione di uno spazio della loro città.
Cosa rende questo progetto unico nel suo genere?
Per la prima volta lo spazio sotto gli archi della chiesa di Santa Chiara ad Assisi si è trasformato in uno spazio comunitario con caratteristiche e vocazione proprie. Negli anni, infatti, quello spazio è stato utilizzato solo come passaggio alternativo alla strada parallela ma non è mai stato considerato uno spazio pubblico urbano. L'installazione ha aggirato questa mancanza di identità, fornendo finalmente alla comunità un motivo per utilizzare lo spazio, per rimanere lì e avere una prospettiva diversa sulla piazza. Inoltre, le aree multifunzionali progettate e fornite, hanno creato un punto di ritrovo di famiglie, bambini, turisti, ragazzi, ecc. Che hanno potuto utilizzare le strutture in modi diversi a seconda dei diversi momenti della giornata.





